articolo Alberi Caducifoglie
Siete mai entrati in un bosco naturale? freccedomenica 8 dicembre 2013

Siete mai entrati in un bosco naturale? Se sì, avrete notato che si tratta di un mondo meraviglioso dove vegetano in perfetto equilibrio piante spontanee molto diverse fra loro: alberi, cespugli e anche piccoli vegetali. Chi non è abituato a vedere luoghi del genere, magari perché vive in città o comunque lontano da certi ambienti, potrebbe pensare che all'interno di un bosco regni il disordine. In realtà, proprio in questi ambienti dove l'uomo non mette piede, c'è un perfetto equilibrio naturale tra mondo vegetale e mondo animale. In questi ambienti vivono indisturbati: uccelli, insetti, roditori e altri animali.

La prima cosa che si fa spontaneamente quando si entra in un bosco naturale, è respirare a pieni polmoni. Qui infatti, non manca certo l'ossigeno e l'aria è pura. Se ci sono molte conifere poi, l'effetto balsamico della resina è straordinario, un vero toccasana per il nostro corpo. Per farvi notare l'enorme differenza che c'è tra un bosco e una città, posso fare un piccolo esempio. Anni fa, alcuni ricercatori hanno trovato in una zona industriale, 500.000 particelle di polvere e di fuliggine in 1 m³ di aria. In un bosco non lontano le particelle trovate erano solo 2500. Praticamente gli alberi erano riusciti a depurare l'aria addirittura al 99,5%.

Bisognerebbe far notare questa differenza, a quei costruttori che innalzano palazzoni enormi e li circondano solo di cemento e piastrelle, affinché i condomini non abbiano la briga di tagliare l'erba. Si, perché adesso c'è anche questa moda. Gli alberi fanno disordine, l'erba disturba e porta via troppo tempo alla vita. Pazzesco! Questa gente non ha ancora capito che il malsano contenuto dell'aria viene catturato dalle foglie degli alberi, dove viene trattenuto fino alla prima pioggia e poi viene trasportato a terra. È qui che si amalgama con le sostanze presenti nel terreno e viene trasformato in concime.

Ritornando al nostro bosco naturale, le foglie producono anche una grande quantità di umidità. Non so se avete mai notato in montagna, le grosse nubi di vapore che si formano nelle zone boscose. Pensate che un faggio adulto riesce a produrre centinaia di litri di acqua attraverso le sue foglie. Quest'acqua viene succhiata dalle radici insinuate nel terreno. In un bosco naturale troviamo però, piante che hanno radici molto profonde e riescono a trovare l'acqua facilmente, e altre invece che hanno radici superficiali ma sono aiutate dal muschio circostante. Questo riesce a trattenere l'umidità che gli permette di vivere e far vivere anche altre piante.

Il muschio infatti, quando piove, si comporta più o meno come una spugna e quando non piove rilascia l'umidità. L'aria del bosco quindi, non solo è pura è anche più umida. Gli sbalzi di temperatura non sono forti come negli ambienti non boscosi. Qui il clima è straordinario rispetto a quello cittadino. Pensate che anche l'acqua contenuta nei tronchi e nei vari organi della pianta è molto utile all'ambiente del bosco, perché d'estate ha un effetto rinfrescante e d'inverno impedisce che si abbassi troppo la temperatura. Avete mai notato che d'inverno la neve si scioglie proprio attorno ai tronchi degli alberi? Questa è la prova di quanto appena spiegato. Pensando al bosco e pensando al clima è difficile capire quale dei due abbia più influenzato l'altro.

Può essere che il bosco abbia influenzato il clima oppure che il clima abbia determinato quel tipo di bosco.  La cosa certa è che un bosco naturale non ha assolutamente bisogno dell'uomo anzi, dove è passato l'uomo, i boschi sono stati distrutti. Sui terreni disboscati non è più possibile ricostruire artificialmente un bosco. Anche dove si è tentato, il risultato è stato abbastanza deludente: il bosco creato è molto più vulnerabile e facilmente preda di parassiti. La natura invece è ben diversa dall'uomo. Se noi abbandonassimo il nostro paesaggio... pur essendo stato disboscato, pur essendoci coltivazioni di ogni genere, col tempo il terreno si coprirebbe nuovamente di abbondante vegetazione spontanea. Il bosco naturale si riformerebbe. Questo credo possa far notevolmente riflettere!
©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella  Boscaro - vedi tutti gli articoli di Antonella  Boscaro



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La prima cosa che si fa spontaneamente quando si entra in un bosco naturale, è respirare a pieni polmoni. Qui infatti, non manca certo l'ossigeno e l'aria è pura. Se ci sono molte conifere poi, l'effetto balsamico della resina è straordinario, un vero toccasana per il nostro corpo. Per farvi notare l'enorme differenza che c'è tra un bosco e una città, posso fare un piccolo esempio. Anni fa, alcuni ricercatori hanno trovato in una zona industriale, 500.000 particelle di polvere e di fuliggine in 1 m³ di aria. In un bosco non lontano le particelle trovate erano solo 2500. Praticamente gli alberi erano riusciti a depurare l'aria addirittura al 99,5%.

Bisognerebbe far notare questa differenza, a quei costruttori che innalzano palazzoni enormi e li circondano solo di cemento e piastrelle, affinché i condomini non abbiano la briga di tagliare l'erba. Si, perché adesso c'è anche questa moda. Gli alberi fanno disordine, l'erba disturba e porta via troppo tempo alla vita. Pazzesco! Questa gente non ha ancora capito che il malsano contenuto dell'aria viene catturato dalle foglie degli alberi, dove viene trattenuto fino alla prima pioggia e poi viene trasportato a terra. È qui che si amalgama con le sostanze presenti nel terreno e viene trasformato in concime.

Ritornando al nostro bosco naturale, le foglie producono anche una grande quantità di umidità. Non so se avete mai notato in montagna, le grosse nubi di vapore che si formano nelle zone boscose. Pensate che un faggio adulto riesce a produrre centinaia di litri di acqua attraverso le sue foglie. Quest'acqua viene succhiata dalle radici insinuate nel terreno. In un bosco naturale troviamo però, piante che hanno radici molto profonde e riescono a trovare l'acqua facilmente, e altre invece che hanno radici superficiali ma sono aiutate dal muschio circostante. Questo riesce a trattenere l'umidità che gli permette di vivere e far vivere anche altre piante.

Il muschio infatti, quando piove, si comporta più o meno come una spugna e quando non piove rilascia l'umidità. L'aria del bosco quindi, non solo è pura è anche più umida. Gli sbalzi di temperatura non sono forti come negli ambienti non boscosi. Qui il clima è straordinario rispetto a quello cittadino. Pensate che anche l'acqua contenuta nei tronchi e nei vari organi della pianta è molto utile all'ambiente del bosco, perché d'estate ha un effetto rinfrescante e d'inverno impedisce che si abbassi troppo la temperatura. Avete mai notato che d'inverno la neve si scioglie proprio attorno ai tronchi degli alberi? Questa è la prova di quanto appena spiegato. Pensando al bosco e pensando al clima è difficile capire quale dei due abbia più influenzato l'altro.

Può essere che il bosco abbia influenzato il clima oppure che il clima abbia determinato quel tipo di bosco.  La cosa certa è che un bosco naturale non ha assolutamente bisogno dell'uomo anzi, dove è passato l'uomo, i boschi sono stati distrutti. Sui terreni disboscati non è più possibile ricostruire artificialmente un bosco. Anche dove si è tentato, il risultato è stato abbastanza deludente: il bosco creato è molto più vulnerabile e facilmente preda di parassiti. La natura invece è ben diversa dall'uomo. Se noi abbandonassimo il nostro paesaggio... pur essendo stato disboscato, pur essendoci coltivazioni di ogni genere, col tempo il terreno si coprirebbe nuovamente di abbondante vegetazione spontanea. Il bosco naturale si riformerebbe. Questo credo possa far notevolmente riflettere!
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